La storia di Formaggi Tigre ebbe inizio con la famiglia Roethlisberger, produttrice di formaggi, che con l’avvento della prima guerra mondiale e la crisi del settore, dovette cercare un metodo di produzione innovativo per evitare il tracollo.

Il figlio Gottfried Roethlisberger venne a conoscenza di nuovi metodi di lavorazione del formaggio e studiò la possibilità di produrre del formaggio fuso.

Dopo alcuni anni di tentativi riuscì a ottenere un formaggio fuso confezionabile e inventò il primo marchio di fabbrica “Lowe” (Leone) poi sostituito dal marchio “Tiger” (Tigre) a causa dell’omonimia con una marca di birra.

Dal 2006 Tigre è un marchio di Emmi Italia, filiale italiana di Emmi Schweiz AG, gruppo con sede a Lucerna (Svizzera), leader nel settore dei formaggi svizzeri, dei prodotti lattiero caseari freschi e dessert.

Tigre è presente anche sui Social Network e, a proposito di Instagram, abbiamo fatto loro alcune domande:

Statistiche:

Account: @formaggitigre
Followers: 2.226
Engagement Rate: 5,81% (basato sulle ultime 10 immagini)
Immagini Hashtag (#formaggitigre): 348
Primo Post: 24 febbraio 2014

Tigre

Intervista:

1) Per quale motivo motivo Formaggi Tigre ha deciso di utilizzare Instagram all’interno della sua strategia Social?

Tigre, lo storico brand di formaggio fuso ha festeggiato nel 2014 ben 90 anni di storia e ha percepito l’esigenza di riuscire a rivolgersi ad un target più giovane con progetti innovativi.
Ha scelto quindi di sviluppare una strategia social: comincia con Facebook e riscontra fin dall’inizio un ottimo successo. Con Instagram crea successivamente, uno dei primi profili aziendali del settore food.

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2) Grazie ad Instagram l’azienda è riuscitai a coinvolgere maggiormente gli utenti rispetto ad altri Social Network?

Tigre utilizza principalmente due canali Social che sono Facebook ed Instagram. Questi due Social Network parlano due lingue differenti per cui le interazioni sono molto varie. Mentre con Facebook i nostri interlocutori sono principalmente gli amanti dei nostri prodotti, con Instagram, comunicando solo con il linguaggio fotografico, risulta più semplice coinvolgere persone che non conoscono bene il marchio.

3) Utilizzate la UGC (User Generated Content) per sviluppare il vostro account?

Si, i nostri followers contribuiscono a far conoscere il brand attraverso le loro foto e spesso repostiamo i loro scatti migliori. Questo genere di interazione riscuote sempre molto successo, ai nostri utenti piace sentirsi coinvolti.

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4)  Quali sono le strategie messe in campo per attrarre nuovi followers e tenerli legati al Brand?

Cerchiamo di proporre foto belle che rispecchino i nostri valori: semplicità, genuinità e solarità. Suggeriamo ai nostri followers ricette e contenuti interessanti, ma soprattutto emozionali.

5) Come misurate il ritorno che vi da Instagram?

Monitoriamo il numero dei followers, i tassi di interazione e i “like” ricevuti.

6) Sono appena partiti i “post sponsorizzati” li userete?

Abbiamo provato a sponsorizzare una fotografia e abbiamo avuto un buon ritorno, valuteremo in futuro se sia il caso di riprovarci.

Francesco Mattucci (@iena70)

Francesco Mattucci

Francesco Mattucci è un libero professionista e consulente aziendale su Instagram e la comunicazione digitale. È l'ideatore del progetto @kitchensuspension che lo ha portato a collaborare con grandi brand internazionali e di cui anche Instagram stessa ha parlato sul proprio blog. Le sue foto sono state esposte nella sede di Instagram a Menlo Park. È speaker in importanti eventi sulla comunicazione digitale e il web marketing e autore del libro “Instagram non è fotografia”.

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