Ma quali sono gli ingredienti di questo set?

Ho sempre studiato e praticato la fotografia, per molti anni coltivata come passione personale.
Nel 2015 tra gioco e scherzo, pubblico sul mio profilo Instagram un’immagine di una teiera ‘sospesa’ sul fuoco acceso di un fornello a gas. 


È stato l’inizio di una avventura professionale tra le mura domestiche che oggi conta 55 mila follower, un articolo sul blog ufficiale di Instagram.


Alcune immagini allestite in permanenza negli uffici del quartier generale di FB a Palo Alto in California e collaborazioni con grandi Brand italiani ed esteri.

Ma quali sono gli ingredienti di questo set, tanto semplice quanto efficace?

Prima di tutto un ambiente illuminato in modo preciso e funzionale, abilità di post produzione e un po’ di fantasia, quello che all’apparenza sembra un facile divertissement è in realtà frutto di molte ore di meticoloso lavoro.

Kitchensuspension è nato in un momento in cui certo lockdown e smart working non erano nemmeno immaginabili, ma avevo un lockdown casalingo dato da due figli piccoli. Le possibilità di sperimentare con la fotografia all’aperto, come ero abituato a fare, erano sensibilmente diminuite e come si dice ho fatto di necessità virtù’.

Prodotti gastronomici, materie prime, vino ma anche oggetti e utensili strumentali alla cucina trovano posto nella mia galleria che è un racconto da un lato di prodotti caratteristici e identificativi della ricchezza e varietà della cucina italiana, dall’altro è un esempio di come si possono creare racconti non banali e coinvolgenti attorno a aziende, marchi e realtà della ristorazione.

Vorrei segnalare, ad esempio, la collaborazione con Fabrizio Fiorani e Molino Pasini, farine, alta pasticceria e uno chef che diventa da protagonista a regista di una articolata composizione.

I sospesi...

Sono un fanatico di simmetrie e di forme, anche una tanto semplice quanto perfetta mandorla non pelata diventa elemento portante di una composizione, che forza ma senza snaturare troppo gli elementi protagonisti di questa messa in scena. Non c’è volontà di snaturare o banalizzare, quanto magari di offrire punti di vista diversi, inconsueti ma non assurdi… tra fumetto e grafica.

Il modo in cui cibo e prodotti sono presentati, raccontati e comunicati è radicalmente cambiato negli ultimi anni, l’attenzione alla forma, al cromatismo sia nell’ambito della ristorazione che del singolo prodotto, con Kitchensuspension credo di aver intercettato in anticipo l’esigenza di una comunicazione in grado di dialogare sia con una più giovane generazione che nel social network ha lo strumento di informazione privilegiato, dall’altro quella di aziende e marchi che hanno colto l’importanza di declinare la propria comunicazione istituzionale verso comunità digitali. 

Tutto questo mantenendo indipendenza di linea e di contenuti: tutt’ora molte delle immagini pubblicate sono frutto della mia personale ispirazione.
Questa la forza di un progetto che non stanca e non si stanca proprio per la componente di autenticità e di improvvisazione che lo caratterizzano.

Francesco Mattucci