Finalmente qualcuno ti chiama, che tu sia riuscito a guadagnarti una certa notorietà attraverso un buon progetto o prendendo scorciatoie un po’ borderline non ha più importanza, qualcuno ti sta chiedendo di pubblicizzare il suo prodotto e quindi ora sei entrato nella lobby degli ‘influencer’.

Essere ‘influencer’ è la linea di partenza, non quella di arrivo, se speri di guadagnarti da vivere con Instagram sappi che è durissima, sono veramente pochi quelli che ce la fanno e, nella maggioranza dei casi, sono personaggi che avevano già un’ampia visibilità prima dell’avvento di questo social. (starlette televisive, calciatori, ex partecipanti del Grande Fratello, quarte di seno, eccetera…)

Scorrendo lo stream di Instagram è facile individuare gli influencer, in poco tempo il loro profilo si è trasformato e, generalmente, su dieci fotografie, cinque ritraggono improbabili prodotti in altrettanti improbabili scenari e si spazia dagli orologi cinesi alle auto di lusso con una nonchalance da attore consumato.

A mio parere, ribadisco mio, chi vuole lavorare seriamente sulle piattaforme Social dovrebbe considerare alcuni fattori che elenco di seguito:

  • Sii in target.
    Se hai un profilo che tratta solo di food una automobile stona, se ti occupi di moda magari ai tuoi utenti l’ultimo modello di smartphone interessa poco.
  • Sii coerente.
    Sponsorizza solo quello che useresti o compreresti anche tu! Se tutti sanno che sei un incallito utilizzatore di prodotti Apple dire che come Nokia non c’è nessuno non ti rende credibile.
  • Sii invisibile.
    Prova a fotografare il prodotto come migliore attore non protagonista, usa il vedo non vedo, l’immagine deve inserirsi nel tuo feed alla stregua di tutte le altre, può far sospettare di essere ‘sponsorizzata’ ma non darne la certezza. Nella caption non citare il prodotto/produttore, magari taggalo ma incuriosisci, fai che siano gli utenti a domandare dove hai comprato quel bel paio di scarpe.
  • Sponsorizza il cliente, non te stesso.
    Il committente ti paga affinché tu faccia vedere il suo prodotto o crescere il suo profilo, non utilizzare l’occasione per mostrare a tutti quanto sei richiesto o quanto sei bravo.
  • Usa il tuo stile.
    Sei stato scelto per quello, perché il tuo stile è inconfondibile, non ‘tirare via’, cerca di realizzare un’immagine coerente con quelle del tuo stream, prova e riprova fino a fonderla con tutte le altre.
  • Fatti pagare.
    Sembra banale ma non lo è. Post sponsorizzati in cambio di prodotti non sono una forma di pagamento e distruggono un potenziale mercato. Non accettare un lavoro in cambio di merce solo per dimostrare a te stesso o agli altri di esserci (vedi punto 4), il lavoro va pagato in denaro, tanto o poco che sia.
  • Dì di no.
    Se il committente, il prodotto o qualsiasi altra cosa non è nelle tue corde dì di no, perderai quella commessa ma ne trarrai grande vantaggio in futuro.

E la foto in alto? Secondo voi è sponsorizzata o no?

Francesco Mattucci (@iena70)

 

 

 

 

 

 

Francesco Mattucci

Francesco Mattucci è un libero professionista e consulente aziendale su Instagram e la comunicazione digitale. È l'ideatore del progetto @kitchensuspension che lo ha portato a collaborare con grandi brand internazionali e di cui anche Instagram stessa ha parlato sul proprio blog. Le sue foto sono state esposte nella sede di Instagram a Menlo Park. È speaker in importanti eventi sulla comunicazione digitale e il web marketing e autore del libro “Instagram non è fotografia”.

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. sale1976

    Secondo le regole indicate … le “babbucce” nella foto potrebbero essere sponsorizzate… mmmh… altrimenti… potrebbero averti chiesto di pubblicizzare l’affitto una pista di salto per i mesi estivi… Ciao sale1976 😉

    1. Francesco Mattucci

      potrebbero… appunto 🙂

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