Per la rubrica Communities incontriamo Barbara Lunghi, manager di Igers Ferrara.

igersferrara-01_b

Nome Community: Instagramers Ferrara @igersferrara
Manager: Barbara Lunghi @skynet70
Quando è nata: 6 Ottobre 2013
Followers/Foto taggate: 4.219 / 80.595
Affiliazione: Community locale di Instagramers Italia

  • Come gestisci la tua community, cosa fai per coinvolgere i tuoi utenti?

Prima di tutto ci sono le attività di base, come i repost delle foto di igers che taggano #igersferrara, un modo inconfutabile per mostrare loro che se taggano responsabilmente prima o poi una loro foto verrà premiata, oppure challenge fotografici legati ad eventi della nostra città o della nostra provincia e rubriche fotografiche con l’obiettivo di avere materiale per una mostra di fine anno. Avere la foto esposta ha molto appeal ed è un’occasione per incontrare i propri followers dal vivo.

  • Le attività offline hanno un ritorno in visibilità (+ likes, + followers)?

Sì certo, tutte le attività che coinvolgono i followers, nel momento in cui questi sentono che non sono più parte solo di un numero, ripagano in termini di like, di costanza nel seguito e di maggiori tag. In questo caso specifico penso agli incontri, sia ufficiali tipo instameet o invasioni digitali, sia a quelli più informali, più rilassanti, come gli “aperimeet“… attuati proprio per avere un approccio totalmente libero, incontrare i followers come se fossero vecchi amici e semplicemente chiacchierare del più e del meno (instagram compreso!).

  • Come vedi la collaborazione tra Brand e communities?

A noi di Ferrara non è ancora capitato, ma la vedo una cosa sempre delicata, un brand non opera mai per filantropia, un brand vuole guadagnare, sempre! E’ un filo sottile quello che separa la spudorata marchetta pubblicitaria da una promozione del territorio attraverso un brand che lavora sul territorio con la community.

  • Quali sono i motivi che ti hanno spinto a fondare la community?

Ad essere onesti non l’ho fondata io, ma diciamo che l’ho “rilevata”. Comunque i motivi sono semplici: passione e curiosità per la propria città, poter conoscere nuove persone, avere idee di crescita da poter sviluppare insieme ad un team di persone creative e critiche, mettersi in gioco nel fare un’attività totalmente diversa dal lavoro quotidiano. E’ una sfida difficile, ma spesso dà molte soddisfazioni, la più grande è proprio conoscere persone con la stessa passione ed entusiasmo.

  • Sono cambiati i tuoi obiettivi, le basi su cui porti avanti la community, negli ultimi anni?

Siamo ancora giovani come community, l’obiettivo rimane sempre quello di ingrandire la community, di far capire che non ci occupiamo solo del capoluogo di provincia, ma dell’intero territorio. Ogni anno sperimentiamo nuovi approcci per aumentare il gradimento, ma sempre con l’obiettivo primario di aumentare gli incontri reali, vedere il volto dietro al nickname.

  • Cosa pensi del mondo delle communities su Instagram?

Penso che il costante aumento di community che si occupano solo ed esclusivamente di repost con caption chilometriche di descrizione alla fine porterà ad un progressivo disinteresse da parte degli utenti, i quali già ora spesso sono sommersi da hashtag da inserire e di questo passo potrebbero perdere l’entusiasmo nell’utilizzare il social. Si potrebbero fare così tante cose semplicemente unendo le forze tra community… alla fine spero solo che si riconosca il vero valore aggiunto di chi porta avanti un certo tipo filosofia e di attività. E’ un lavoraccio… 😀

Francesco Mattucci (iena70)

Francesco Mattucci

Francesco Mattucci è un libero professionista e consulente aziendale su Instagram e la comunicazione digitale. È l'ideatore del progetto @kitchensuspension che lo ha portato a collaborare con grandi brand internazionali e di cui anche Instagram stessa ha parlato sul proprio blog. Le sue foto sono state esposte nella sede di Instagram a Menlo Park. È speaker in importanti eventi sulla comunicazione digitale e il web marketing e autore del libro “Instagram non è fotografia”.

Lascia un commento