Pochi sanno che il nord est non è solo Venezia. Treviso, anzi no, la Marca Trevigiana è un territorio ricco di spunti naturalistici, enogastronomici e artistici… insomma il giusto mix per un appassionato fotografo o instagramers che sia. Ci sono così tante cose che neppure io, trevigiano DOC, conosco e che mi diverto a scoprire girando con la macchina o, prima ancora, scovandole con Google Earth.

1- Molinetto della Croda 

Tra le colline del Prosecco in una stretta valle nel comune di Refrontolo si trova il Molinetto della Croda, un antico mulino ad acqua del XVII secolo. All’interno del mulino si possono visitare l’impianto con la caratteristica macina e i vari piani dell’abitazione, testimonianza dei luoghi ove dimoravano le famiglie che si sono susseguite nella gestione. Il posto è piccolo ma ricco di spunti interessanti per scattare fotografie fantastiche… io credo che sia magico questo piccolo angolo di paradiso!

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2- Le Ville Venete 

Praticamente ogni paese della Marca ha la sua Villa Veneta. Sono opere di architettura e ingegno costruite tra il 1500 e il 1700 come luogo di villeggiatura dell’aristocrazia della Serenissima. Micro mondi a sé stanti, luoghi di pace e di cultura alcuni aperti al pubblico mentre altri solo da ammirare da lontano immaginando di essere al loro interno. Da menzionare sicuramente Villa Emo a Fanzolo di Vedelago e Villa Barbaro a Maser, due tra le opere meglio riuscite del Palladio e quindi di una fotografabilità ai massimi livelli.

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3- Asolo

Asolo è considerata uno dei borghi più belli d’Italia, si può ben capire perché Carducci la chiamava la Città dei Cento Orizzonti. Racchiusa tra delle antiche mura di un castello e sovrastata da una rocca del XII° secolo offre degli scorci incredibili per qualsiasi fotografo.
Nei secoli passati era il luogo di villeggiatura di poeti e scrittori, artisti e viaggiatori come Robert Browning, Eleonora Duse, Gian Francesco Malipiero e Freya Stark.
Un tramonto autunnale o primaverile ad Asolo secondo me apre il cuore più di ogni altra cosa al mondo.

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4- Grotte del Caglieron 

Fino a qualche anno fa un posto sconosciuto ai più, ora luogo frequentato dalle persone della Marca per farsi la classica gita domenicale: alle pendici del Cansiglio, in mezzo a un fitto bosco di latifoglie, si trovano le grotte del Caglieron. Sono una serie di anfratti per metà artificiali e per metà naturali usati fin dal 1500 come cava. Oggi tramite un percorso lungo 1km tra camminamenti nella roccia e ponti in legno gli spunti fotografici non mancano: d’estate con le piante che scendono come delle liane dall’alto, d’inverno con delle cascate di ghiaccio che si formano dalle pareti. Insomma qualsiasi fotografo o igers che sia ne avrebbe da divertirsi ad ogni stagione!!!

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5- Gipsoteca e Tempio del Canova 

Siete amanti del bianco più bianco non si può? No non sto parlando del detersivo ma del tempio costruito da Antonio Canova e della Gipsoteca costruita in suo onore a Possagno. Il primo è considerato il Partenone italiano, costruito mixando architetture greche, romane e gotiche formando uno spettacolo per gli occhi e per le macchine fotografiche. Ma non è finita qui! Proprio a pochi metri di distanza c’è la gipsoteca, un museo con tutti i gessi delle opere del Canova tra le quali Le Grazie e Amore e Psiche. Durante l’anno si ha poi la possibilità di visitare queste stanze al lume di candela proprio come voleva l’artista, un’esperienza che consiglio caldamente…tranne che per fotografare!

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Federico Graziati (@federicograziati)

Francesco Mattucci

Francesco Mattucci è un libero professionista e consulente aziendale su Instagram e la comunicazione digitale. È l'ideatore del progetto @kitchensuspension che lo ha portato a collaborare con grandi brand internazionali e di cui anche Instagram stessa ha parlato sul proprio blog. Le sue foto sono state esposte nella sede di Instagram a Menlo Park. È speaker in importanti eventi sulla comunicazione digitale e il web marketing e autore del libro “Instagram non è fotografia”.

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