Se volete mettere in difficoltà e rivolgere una domanda abbastanza sadica ad una stakanovista della mobile fotography, chiedetele di scegliere per voi 5 sole location da fotografare in una città grande e ricca di scorci come Roma. Ciò è stato fatto con me e quelli che seguono sono i miei riluttanti, ma spero utili, suggerimenti in caso abbiate i minuti (e gli scatti) contati.

1- Quartiere Coppédè

A due passi dal quartiere Parioli e proprio davanti all’entrata del Piper, la storica discoteca che faceva furore negli anni settanta, il Quartiere Coppédè rappresenta per molti romani una scoperta ancora da effettuare. “Un angolo di Roma dalle fattezze inaspettate e bizzarre, un fantastico miscuglio di arte Liberty, Art Decò, con infiltrazioni di arte greca,gotica, barocca e addirittura medioevale”.
Per me è da sempre un’isola di pace da percorrere a piedi (si tratta di un’area relativamente ristretta, un complesso di 26 palazzine e 12 villini tra la Salaria e la Nomentana) per perdermi nei suoi giocosi meandri, nei suoi pittoreschi anfratti che sfuggono a ogni definizione e regola architettonica. Sede di numerose ambasciate, venne anche scelto dal regista Dario Argento come sfondo per alcune scene dei suoi film.

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2- Il Buco della Serratura

A pochi passi dal giardino degli Aranci, nel rione dell’Aventino, c’è una serratura attraverso la quale è lecito sbirciare indisturbati. Si tratta della serratura del portone del complesso dei Cavalieri di Malta, molto famosa in quanto basta accostare l’occhio in corrispondenza del suo buco per assistere ad un curioso e spettacolare effetto ottico. Lo sguardo punta diritto dentro una fila di siepi disposte ad arco, al di là delle quali è possibile ammirare il « cupolone » di San Pietro, che a quel punto apparirà nitido e straordinariamente vicino come se si guardasse dentro un cannocchiale.

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3- Belvedere dello Zodiaco

Roma è stata originariamente costruita su sette colli da ciascuno dei quali è egualmente possibile osservare la città a partire da un punto di vista più o meno privilegiato. Il mio luogo d’osservazione preferito però è Monte Mario, in particolare il belvedere dello Zodiaco che è anche conosciuto come “la passeggiata degli innamorati”, che offre all’occhio una vista mozzafiato addirittura sino ai Castelli Romani. Vi consiglio di visitarlo all’alba, al tramonto ed anche di notte, onde godere della migliore vista di Roma a tutte le ore del giorno. E’ situato sulla sommità del Monte Mario, in prossimità dell’Osservatorio Astronomico.

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4- Campo dei Fiori

Il mercato di Campo de’ Fiori a Roma è una costante festa di odori e colori di giorno che si trasforma in centro nevralgico della movida notturna romana non appena cade la notte. Sebbene non si tratti del mercato più grande, è di certo uno tra i più antichi di tutta Roma. E’ un piacere immergersi di buon mattino in questa atmosfera, passeggiare tra le bancarelle e osservare la gente che compra, la gente che vende – persino i turisti, i quali, al pari della sottoscritta, sono avidi praticamente di ogni cosa a cui la macchina fotografica possa arrivare.

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5- Ostiense StreetArt

Agli inizi del secolo scorso, il quartiere di Ostiense era considerato come zona dell’avanguardia della Roma Industriale. Rimasto abbandonato a se stesso per più di 20 anni, oggi il quartiere è stato trasformato ed è diventato uno dei terreni più fertili per gli artisti di street-art che intendono esporre le loro opere “a cielo aperto”. Tutti gli artisti di fama mondiale si fermano a Piramide per proseguire verso Ostiense ed ammirare così i murales sparsi qua e là per tutta la zona. Troverete, tra gli altri, l’opera sorprendente dell’artista Blu, che è stato definito dal giornale The Observer come “uno dei dieci migliori street artist in circolazione”.

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Laëtitia Chaillou (parisianinrome)

Francesco Mattucci

Francesco Mattucci è un libero professionista e consulente aziendale su Instagram e la comunicazione digitale. È l'ideatore del progetto @kitchensuspension che lo ha portato a collaborare con grandi brand internazionali e di cui anche Instagram stessa ha parlato sul proprio blog. Le sue foto sono state esposte nella sede di Instagram a Menlo Park. È speaker in importanti eventi sulla comunicazione digitale e il web marketing e autore del libro “Instagram non è fotografia”.

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